martedì 12 ottobre 2010

Casa di cura degli orrori a Marsala

Si chiamava Villa Royal la casa alloggio per anziani che doveva dare ospitalità soltanto a 9 anziani autosufficienti ed in buone condizioni di salute. Invece si è trasformata in un lager in cui vivevano stipati, in pessime condizioni igieniche ed abbandonati a loro stessi ben 25 anziani, la maggior parte dei quali con problemi psichici.
All’interno delle indagini, partite lo scorso febbraio, sono così scattati gli arresti domiciliari per Baldassare Genna, 49 anni, assistente capo di polizia in servizio al commissariato di Marsala, la moglie Vita Maria Rallo, di 45 anni, e il fratello Giuseppe Genna, di 51. Denunciati anche i figli di Genna di 22 e 19 anni che aiutavano la madre nella gestione della “Villa”.

Le indagini, svolte dalla sezione di polizia giudiziaria delle Fiamme Gialle presso la Procura di Marsala, hanno portato a scoprire dettagli raccapriccianti su come venivano trattati gli anziani: “di notte venivano chiusi nelle loro stanze, che solo la mattina successiva venivano ripuliti dagli escrementi”. Agli ammalati venivano somministrati anche innumerevoli farmaci senza la prescrizione medica. Gli inquirenti hanno inoltre affermato: “Una casa lager dove gli anziani in fin di vita venivano abbandonati al loro destino senza ricevere più alcuna cura. Alcuni ospiti gravemente ammalati e ormai in fin di vita di notte venivano abbandonati fino al loro decesso". Il procuratore Alberto Di Pisa ha anche riportato un’orribile frase pronunciata da uno dei gestori della casa di cura:“questo, oggi o domani, muore, non curatelo". I degenti venivano così lasciati morire privandoli persino della soluzione fisiologica.

I reati contestati sono quelli di sequestro di persona, maltrattamenti, abbandono di persone incapaci, esercizio abusivo della professione sanitaria, violazione delle leggi sanitarie e di pubblica sicurezza, somministrazione di medicinali guasti e abusivismo edilizio.

5 commenti:

  1. Tutto ciò è vergognoso e inumano.
    Al mio sdegno per il comportamento di queste persone, ne aggiungo altri due: quello per la mancanza di controllo (oltre che affettiva) da parte dei familiari e quello per la mancata presenza del Comune di residenza di ognuno dei degenti.
    Ogni Comune è responsabile dei propri anziani, dei propri disabili psichici.

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  2. hai ragione debora! mi sembra una società che va sempre più verso l'egoismo.

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  3. secondo voi perchè siamo giunti ad una tale mancanza di valori?

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  4. Non vorrei risultare generalista, ma io penso che buona parte della colpa riguardo la mancanza di valori, sia delle tv.
    Senza alcuna distinzione tra pubblico e privato, chi guarda la tv è ormai abituato a vedere la morte, la sofferenza, la violenza e di conseguenza ciò che accade nella realtà acquisisce meno valore.
    Ormai se un figlio uccide un genitore, ci si stupisce meno perchè è notizia di ogni giorno non comprendendo che in quella notizia c'è morte, sofferenza, disperazione.
    Tutto è statistica!
    I giornali, come le tv, hanno smesso di fare inchiesta, di cercare di capire il perchè di certe notizie.
    Tutto ciò che vediamo o leggiamo si ferma alla politica (che ormai, in base ai mezzi di informazione, si riduce a puttane e case!) e cronaca nera.
    Che valori vuoi che abbia un italiano che non sente parlar d'altro che di questo???

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  5. sono perfettamente d'accordo con te debora, inoltre credo che questo stato di cose faccia molto comodo anche alla politica, che piuttosto che elettori ha semplici pecore da convincere... siamo arrivati alla mancanza di rispetto totale per il dolore privato, per la sofferenza altrui. tutto è importante solo fin quando non c'è un altra notizia sensazionale di cui tutti dobbiamo parlare...

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